Reggina, mai un Natale così felice. E non si vede l'ora che arrivi Pasqua

gallucadi Paolo Ficara - Un Natale così felice, i tifosi amaranto forse non l'avevano mai vissuto. La Reggina va al riposo forte del +10 sulle seconde, nonché dell'imbattibilità durata tutto il girone d'andata. Praticamente non si vede l'ora che arrivi Pasqua: di questo passo già per quella data si potrebbe avere un responso matematico. Ad agosto eravamo sicuramente ottimisti (si prega di rileggere le previsioni sul campionato), ma un simile ruolino di marcia era impensabile. Giusto celebrare i principali protagonisti. I calciatori meriteranno un capitolo a parte, successivamente.

GALLO – Non c'è un solo ambito nel quale il massimo dirigente non abbia scelto per il meglio. Tutti concordi nel sottolineare la carica che trasferisce, ogni volta che viene a Reggio. Ha creduto e continua a credere nelle potenzialità della piazza, tra gennaio 2019 e giugno 2020 il totale dovrebbe fare più di 10 milioni. Una statua non basterebbe per ringraziarlo. La tifoseria lo ripaga, le istituzioni un po' meno. Città molto più grandi hanno visto raffreddarsi l'entusiasmo di alcuni magnati, proprio per gli intoppi col discorso stadio. In veste imprenditoriale Gallo sta rasentando la perfezione, a livello umano non si sottrae mai al contatto con tutte le fasce sociali. Guai a pensare che possa andare avanti all'infinito in solitudine, o ancor peggio col vento a sfavore.

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GIANNI E TAIBI – I due direttori lavorano in simbiosi. Il dg sta spiccando per modo di porsi, arguzia e polso. Cosa ci faccia in Serie C è un mistero. Quando il Presidente non c'è, occhi e orecchie di Andrea Gianni è come se fossero i suoi. Al ds va riconosciuta la costruzione di una squadra schiacciasassi, senza aver speso troppo. Alla voce ingaggi, non siamo ai livelli di Bari e Ternana. Si è puntato su calciatori di categoria, brillanti poi le intuizioni "latine" di Massimo Taibi: Denis terrorizza ogni difensore solo col nome sulla maglietta, mentre Rivas è l'elemento di maggior prospettiva. Ora magari si puntellerà l'organico con qualche elemento già inseguito la scorsa estate (Sarao?).

TOSCANO – Con 39 punti, Bari e Potenza hanno disputato un girone d'andata da teorico primato. Infatti la Juve Stabia, nella passata stagione, ha ottenuto la promozione col doppio dei punti. Significa che la Reggina è di un'altra galassia. C'è la forza dell'organico, ma c'è soprattutto il continuo martellamento di Toscano. Oggi la figura dell'allenatore è fondamentale per vincere. Essere di Reggio dovrebbe averlo aiutato soprattutto all'inizio, quando c'erano da individuare (e risolvere) i limiti legati all'ambiente interno. A livello tattico, che bella intuizione le mezzali asimmetriche. Mimmo profeta in patria? Ad aprile la risposta. Magari verso Pasqua.