Crea (Ancadic): "Ma è veramente possibile un recupero del dipinto del cristo Pantocratore di Sant'Aniceto? I dubbi e i silenzi continuano"

"Apprendiamo dalla pagina Facebook "Città di Motta San Giovanni" di un imminente progetto relativo al restauro del dipinto del Cristo Pantocratore le cui tracce dell'affresco si conservano, in condizione di totale abbandono, in quello che resta della volta di una chiesetta lungo la salita che porta al castello. Siamo veramente contenti di leggere questa notizia e siamo veramente contenti di sapere che tale progetto di restauro sia stato affidato a delle mani veramente competenti quali, stando a quanto si legge nella nota rilasciata dall'assessore con delega ai Beni culturali, alcuni studiosi dell'Università della Calabria. Già proprio così! L'Università della Calabria che forse, anche se lontano dal sito in questione ha avuto una maggiore sensibilità verso questo bene culturale che ci auguriamo non sia andato perduto per sempre, abbandonato all'incuria e al degrado da chi, negli anni, pur predicando la sana politica della tutela e della valorizzazione del territorio, non ha fatto altro che "predicare bene e razzolare male...anzi ancora peggio", studiosi locali compresi che, pur vantando curriculum eccellenti e anche pubblicazioni sul territorio e sulla sua storia, hanno sottaciuto e lo stanno continuando a fare, la verità sulle reali condizioni dei nostri beni culturali "sfilando" nelle varie kermesse organizzate all'occorrenza di volta in volta.

Ci auguriamo, anche se lo sospettiamo fortemente, che questo progetto di restauro costituisca l'inizio di un cambiamento che secondo noi, non partirà mai fin quando i "Signori" che dovrebbero tutelare e valorizzare i nostri Beni Culturali continueranno a fare le solite passerelle.

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In una nostra precedente segnalazione avevamo chiesto una conferenza stampa dell'Assessore con delega ai Beni Culturali; ancora siamo qui ad aspettare che si decida a quello che intende fare, che si consulti con l'equipe di studiosi dei quali si attornia e come sul dirsi "...batta un colpo!", che ci dia segno della sua presenza, visto e considerato che finora, oltre che a rilasciare qualche misera nota stampa che dice poco e nulla rispettando a pieno i canoni tradizionali di "Palazzo" non ha degnato minimamente la cittadinanza di una comunicazione reale in merito alle strategie di valorizzazione dei beni per i quali ha avuto la nomina.

Due parole vorremmo anche spenderle per gli studiosi del nostro territorio sempre operativi e pronti, sempre con il selfie che li immortala nel mentre studiano, ricercano, nel mentre operano proprio su un bene culturale, sempre con il selfie pubblicato su Facebook in prima pagina: cercate di essere veramente al servizio del territorio, del vostro territorio! Date veramente valore alle vostre conoscenze e al vostro studio; non siate sempre al servizio del "magnate" di turno. E intanto restiamo fiduciosi che lor "signori" ci comunichino le loro intenzioni aspettando la prossima kermesse con la solita immancabile passerella".

È quanto si legge in una nota di Vincenzo Crea, referente unico dell'Ancadi e Responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".